01 ottobre 2005
Casa. (?)
Ha ragione Edward Norton, dicendo che alla fine sono le cose che possiedono noi? Mai come ieri sera prima di andare a dormire mi sono chiesto (leggi: mi sono fatto non poche seghe mentali su) cos'è la casa. A parte un tetto sopra la testa e un letto sotto al culo cos'è che fa di un posto del genere una casa? Qui ho un letto, un armadio, una scrivania, degli scaffali, e tutte le cose più importanti che avevo anche a Milano, ma perché questo posto mi sembra così freddo? Perché non riesco a dormire e tutti i muscoli del mio corpo sono tesi come se stessi dormendo su un letto che non è mio? Pensavo che non fosse così, ma mi sono accorto oggi di quanto sia attaccato alle mie piccole cose, come la scimmia buddista, o la fotografia di Elisa, o il poster fatto con i retro dei CD, o anche solo il cellulare posato sul tavolino. A Milano non avrei mai fatto caso a questi “particolari”, ma qui sono ciò che fa la differenza fra l'essere in una camera d'albergo e l'essere a casa mia.
Se fossi arrivato qui senza niente a parte vestiti per i primi due giorni e avessi dovuto comprare qui tutto il resto ne avrei sofferto? Non credo, semplicemente ci avrei messo un po' di più a sentirmi a casa mia... E posso dire che se vogliamo, non sono le cose a possedere noi, ma noi a dare un'impronta così forte alle cose che abbiamo più care che basta un soprammobile o un poster per farci sentire a casa in ogni luogo; e anche senza, quello che è davvero nostro non lo lasciamo mai, lo portiamo sempre con noi, dentro di noi.
Chissà quando riuscirò a connettermi a Internet...
Se fossi arrivato qui senza niente a parte vestiti per i primi due giorni e avessi dovuto comprare qui tutto il resto ne avrei sofferto? Non credo, semplicemente ci avrei messo un po' di più a sentirmi a casa mia... E posso dire che se vogliamo, non sono le cose a possedere noi, ma noi a dare un'impronta così forte alle cose che abbiamo più care che basta un soprammobile o un poster per farci sentire a casa in ogni luogo; e anche senza, quello che è davvero nostro non lo lasciamo mai, lo portiamo sempre con noi, dentro di noi.
Chissà quando riuscirò a connettermi a Internet...
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