21 ottobre 2005
Straniero, non più?
Mi sono svegliato alle 7.15 per una lezione di Disegno Architettonico, ma mi sono reso conto di non sapere dove sia. Quindi eccomi qui...
Che questa sia diventata la mia casa ormai è dato di fatto, so anche come chiedere dieci biglietti del tram ridotti senza troppe incomprensioni. Qui mi sento bene e benvoluto, al di là delle differenze di linguaggio, e comincio anche a conoscere questi luoghi, nonostante sia ancora in fase di esplorazione. Parlare inglese è per me ormai più naturale che parlare italiano.
Ma forse quello che è più importante è che posso tornare a essere me stesso. Quando ricominci la vita in un posto diverso, sconosciuto, con le sue regole e le sue abitudini, l'unica cosa è osservare il comportamento di chi ci vive e agire di conseguenza. Rinunciando temporaneamente alla propria persona e assumendo gli schemi degli abitanti del posto riesci da una parte a integrarti con facilità, e dall'altra a entrare subito in contatto e quindi conoscere più a fondo la realtà locale. Ora sento di poter riprendere in mano quello che sono, perchè riesco a vedere con gli occhi dei polacchi, e non più solo con quelli di un italiano in terra straniera. Tutto ciò mi fa capire che qui, che lo voglia o no (e lo voglio), non sono straniero. Semplicemente parlo una lingua diversa.
Qui sotto un (piacevole) ricordo...
Mundaka, Pais Vasco, Spagna
Agosto 2005
yeah.
Che questa sia diventata la mia casa ormai è dato di fatto, so anche come chiedere dieci biglietti del tram ridotti senza troppe incomprensioni. Qui mi sento bene e benvoluto, al di là delle differenze di linguaggio, e comincio anche a conoscere questi luoghi, nonostante sia ancora in fase di esplorazione. Parlare inglese è per me ormai più naturale che parlare italiano.
Ma forse quello che è più importante è che posso tornare a essere me stesso. Quando ricominci la vita in un posto diverso, sconosciuto, con le sue regole e le sue abitudini, l'unica cosa è osservare il comportamento di chi ci vive e agire di conseguenza. Rinunciando temporaneamente alla propria persona e assumendo gli schemi degli abitanti del posto riesci da una parte a integrarti con facilità, e dall'altra a entrare subito in contatto e quindi conoscere più a fondo la realtà locale. Ora sento di poter riprendere in mano quello che sono, perchè riesco a vedere con gli occhi dei polacchi, e non più solo con quelli di un italiano in terra straniera. Tutto ciò mi fa capire che qui, che lo voglia o no (e lo voglio), non sono straniero. Semplicemente parlo una lingua diversa.
Qui sotto un (piacevole) ricordo...
Mundaka, Pais Vasco, Spagna
Agosto 2005
yeah.
3 Comments:
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sai che quella mucca me la ricordavo bianca e nera...bhè stavo proprio bene...
ti dirò... anch'io...
allora i fatti son 2 ... o eravamo messi "bene" un po tutti, o la macchina di walter è daltonica dato che anchio mi ricordavo ben diversa la mucca......
oppure 3a possibilità... W IL LIQUOR DE JERBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
oppure 3a possibilità... W IL LIQUOR DE JERBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!